17 dicembre 2014

Chiuso (almeno per un po') / Closed (at least for awhile)



14 novembre 2014

The New Southern Electrikk - "Mother Of Earth" (Gun Club cover)



Una cover di "Mother Of Earth" dei Gun Club in versione psichedelico/kraut-rock/post-punk è l'interessante "biglietto da visita" con cui si presentano i The New Southern Electrikk, di Manchester.
Il gruppo nasce dall'incontro della cantante Monica Ward con alcuni ex membri dei Paris Angels, band attiva nei primi anni novanta nella scena Madchester.
Questa "demo" (uso le virgolette perché è registrata in maniera molto professionale) è al momento il loro unico brano disponibile in streaming:



11 novembre 2014

Burning Palms



I Burning Palms vengono da Tucson, e ascoltando la loro musica non si potrebbe immaginare uno scenario più adeguato delle lande deserte dell'Arizona.
Il gruppo nasce in realtà nella lontana Australia, ove Simone Stopford (voce e chitarra) lo avvia come bedroom project, in quel di Sidney; la trasferta negli USA la porta quindi a riunire in un ensemble altri quattro spiriti affini, ovvero la percussionista Julia Deconcini (con cui condivide le vocals), Thomas Sloane (lead guitar), Nate Gutierrez (basso) ed Elliot Silva (batteria).
Quali sono le influenze dei Burning Palms? La press release stuzzica la nostra immaginazione sfoggiando nomi "importanti" ed un discreto eclettismo: Nick Cave, Bauhaus, Patti Smith, ma anche il compianto Jay Reatard, e ancora la letteratura di stampo "american gothic", il garage dei 60s...
Il risultato è un rock dalle forti tinte psichedeliche e dal mood piuttosto oscuro, con le vocals evocative e sognanti che accompagnano l'eccellente lavoro delle chitarre, andando a delineare atmosfere lunari e rarefatte.
Un sound molto affascinante, a tratti davvero magnetico, al quale ben si adattano i visual onirici e surreali realizzati dalla regista Nika Kaiser per il video di "Thorns" (che trovate più sotto), brano estratto da "Burning Palms", il loro debutto su full-length, uscito per la Lollipop Records lo scorso mese di ottobre.




23 settembre 2014

Dark Blue



Qualche giorno fa mi stavo chiedendo che fine avesse fatto Puerto Rico Flowers, ovvero il progetto darkwave di John Sharkey III, autore di un solo album - nel 2011 - contenente 7 brani e intitolato semplicemente "7" (e che su Ondarock avevo recensito con un... 7).
Ed ecco che ora - quasi per caso - incappo in questi Dark Blue, nuovissima band di Philadelphia nella quale Sharkey si occupa di voce e chitarra: il suo tono baritonale, inconfondibilmente joydivisioniano, non è affatto mutato, ma si accompagna ora ad un impianto sonoro dalle influenze punk... "punk 77", nelle parole dello stesso vocalist, che evidentemente ha una discreta passione per la numerologia.
Il loro primo... ehm... 7'' è uscito per la Katorga Works, label di Brooklyn affatto aliena alle sonorità oscure ibridate con il punk, avendo pubblicato l'ottimo singolo "Giddy Boys" dei texani Institute.
Completano la line-up il bassista Andrew Mackie Nelson (già nei Ceremony e nei Paint It Black) e il batterista Mike Sneeringer (Strand Of Oaks, Purling Hiss).
Lo scorso mese di luglio è uscito un altro 7 pollici, per la Jade Tree, contenente sul lato-b una cover di John Cale; la stessa label pubblicherà il prossimo 7 (...) ottobre "Pure Reality", Lp d'esordio del trio, uscita da tenere d'occhio se siete amanti del (post) punk più gotico.

21 settembre 2014

Iceage - in uscita ad ottobre il terzo album



La Matador Records pubblicherà il prossimo 7 ottobre "Plowing Into The Field Of Love", il terzo album dei danesi Iceage.
Il nuovo lavoro - stando alle parole della stessa etichetta - promette un cambio di sonorità (con l'innesto di strumenti quali piano, mandolino e viola), una produzione più pulita rispetto al passato e un generale mutamento nel mood delle loro composizioni
Dei "nuovi" Iceage, dunque, di cui è possibile ascoltare un'anteprima su Youtube, dove è stato caricato "How Many", il primo estratto del nuovo lavoro, un brano nel quale in effetti la band sembra allontanarsi dal sound di "You're nothing" per abbracciare sonorità e atmosfere ancora più introspettive, reminiscenti anche di quanto fatto dai "cugini" Lower nel loro recente esordio su full-length.


15 settembre 2014

Georgio "The Dove" Valentino - Millie Plateaux (2014, self-released)



Georgio "The Dove" Valentino è un musicista statunitense di stanza a Bruxelles e il suo album d'esordio "Mille Plateaux" un concept discografico dal format indubbiamente affascinante: un doppio vinile con le quattro "facce" dedicate ad altrettanti passaggi di una performance itinerante, condotta su diversi palchi europei e durata un anno. Per l'occasione Georgio è stato accompagnato dalla backing band "La Société des Mélancoliques", che annovera nelle proprie fila alcuni membri dello storico gruppo post-punk Tuxedomoon; i brani finiti sull'Lp sono stati registrati appunto in diverse location, vere e proprie "tappe" della citata esibizione.
L'opera è suddivisa in quattro capitoli: il primo prende il nome dell'album e consta di cinque brani: un viaggio sonoro tra psichedelia, cantautorato noir e archi affascinanti, accompagnati dalla voce di Georgio, calda e profonda, da vero e proprio "crooner".
Il lato-b del primo disco è invece interamente occupato dalla suite "I Won't Betray You (Hommage à Chuck Berry)", sedici minuti di rock sperimentale, sorretto da fiati malinconici ma dal respiro epico.
La terza parte, "The Astounding 12-String Guitar of Jorge 'el Dovo' Maldonado", prosegue il discorso sviluppandosi lungo cinque brani marcati da un mood rarefatto ed "ambientale", dai toni soffusi; chiude il disco un altro omaggio, questa volta a Piero Ciampi, con quattro cover: "Ο Γιωργος Jesús Παπανικολοπουλος Sings Piero Ciampi", questo il nome del quarto capitolo, contiene altrettante, viscerali, versioni di brani del cantautore di origine livornese, cantate in italiano sebbene - come precisano le note biografiche - Georgio non parli e non comprenda il nostro idioma.
Si tratta di un lavoro assolutamente personale, assai eterogeneo ma al tempo stesso coeso: nonostante la durata superi i 75 minuti non vi sono scollamenti tra le varie parti dell'opera, efficace documento dell'attività di un musicista underground talentuoso e sinceramente ispirato.
Artwork ad opera di Steven Johnson Leyba, artista multimediale nonchè reverendo nella Church Of Satan di Anton Lavey, le cui performance estreme hanno destato più volte sconcerto oltreoceano.

"Il Vino" - Georgio 'the Dove' Valentino from Patrizia F on Vimeo.

13 agosto 2014

Youth Code - nuovo Ep in uscita a settembre



I losangelini Youth Code sono pressoché sconosciuti in Italia, ma negli USA le cose vanno in maniera diversa: basti pensare all'imminente tour con Skinny Puppy, VNV Nation e Haujobb, oppure al fatto che la loro "Consuming Guilt" venga messa in evidenza su Pitchfork come "Best New Track".
Il brano è un'anticipazione del prossimo Ep della band, "A Place To Stand", in uscita il prossimo 23 settembre per la Dais Records (che aveva pubblicato qualche mese fa l'omonimo Lp di debutto), e conferma la loro formula a base di una electro-industrial nel segno dei citati Skinny Puppy e delle prime produzioni Wax Trax, ma al tempo stesso molto personale e riconoscibile.
L'Ep conterrà quattro inediti e altrettanti remix ad opera di artisti come Silent Servant e God Module.