24 novembre 2012

Seven That Spells + Scum From The sun live @ Ligera (MI) - 28/11/2012

Nel tempo libero (pochissimo ahimè), quando non sono impegnato con questo blog o con l' Angolo Dark di Ondarock, mi diletto a organizzare concerti d-i-y con questa gente qua: NIGHT SHIFT.
Il prossimo appuntamento, al Ligera di Via Padova 133, è con i Seven That Spells, power trio croato dedito ad un rock spaziale e psichedelico; in apertura gli Scum From The Sun, doom industriale da Milano.
I dettagli, come sempre, su Facebook: QUI.
E questo qui sotto è il flyer della serata... ci vediamo lì!


19 novembre 2012

Lower



Dopo Iceage (a proposito, sono passati su Matador e fra qualche mese esce l'album nuovo) e Holograms, ecco un altro gruppo di giovani scandinavi alle prese con del post-punk darkeggiante ed energico.
Se gli Iceage sono i figli bastardi dei Joy Division, i loro conterranei Lower guardano di più ai primi Cure, un po' come gli "ologrammi" svedesi al cui confronto i Lower suonano però più cupi e lacerati.
Lo scorso mese di marzo la Escho ha pubblicato "Walk On Heads", il loro primo 7''; la stessa label di Copenhagen dà alle stampe in questi giorni un nuovo 7'' di cui trovate a- e b-side più sotto.


10 novembre 2012

It's only theatre of pain



Girovagando per la rete mi sono imbattuto in questo interessantissimo post (scorrete verso il basso).
Il titolare del blog vi ha caricato alcuni suoi scatti di un live dei Christian Death del 1982, proprio l'anno in cui è uscito "Only Theatre Of Pain".
Un "documento" davvero affascinante, visto e considerato che il web non pullula certo di immagini del gruppo risalenti a quel periodo... (purtroppo la terza foto attualmente non è online).


30 ottobre 2012

Umberto - nuovo album


Halloween è alle porte, quale momento migliore per un nuovo disco di Umberto?
"Night Has A Thousand Screams" - questo il titolo del full-length - è uscito ieri per la Rock Action (la label dei Mogwai), e verrà sicuramente apprezzato dagli amanti dei synth abbinati ad atmosfere horror (forte è il riferimento alle soundtrack di Carpenter, Frizzi etc.).
L'album è stato concepito come insonorizzazione di Pieces, lo slasher del 1983 di Juan Piquer Simon, che è stato proiettato in occasione dello scorso Glasgow Music and Film Festival; il titolo originale del film è appunto Mil Gritos Tiene La Noche.
Ecco dunque "The Investigation", uno dei nuovi pezzi, e più sotto trovate Umberto in azione al festival di Glasgow.




20 ottobre 2012

Saturday night videos

Puntata synth-oriented e decisamente horror... d'altra parte Halloween si avvicina e questi due video sono senza dubbio appropriati... Buona visione...

I Nightmare Fortress di Seattle incidono per la Sweating Tapes, una interessante realtà statunitense attiva in ambito post-punk, synth etc. Il video per questa "Hang You On The Wall" (NSFW) è  un vero e proprio "corto" che si sposa alla perfezione con le atmosfere plumbee del quartetto.
Una band e una label di cui varrà la pena di tornare a parlare quanto prima.

Nuovo video per Mater Suspiria Vision; la sua witch house è arricchita, oltre che dai soliti curatissimi visual, dalla voce di Prosymna, protagonista anche nel filmato.

14 ottobre 2012

Various Oddities: Episode 9

Dopo un paio di mesi di "stop", è tempo di riprendere con le recensioni in breve, visto che il materiale continua ad arrivare.
Oggi cominciamo con La Piramide Di Sangue, che torna in veste di progetto allargato a ben sette componenti. Il misterioso sound mediorientale della precedente cassetta (pubblicata a nome "Gianni Giublena Rosacroce") viene arricchito da ulteriori strumenti (due chitarre, due bassi, clarinetto, synth, batteria, percussioni ed effetti) con un risultato per certi aspetti più "canonico", conseguenza dell'inserimento di elementi tipicamente "rock" (le virgolette sono d'obbligo in entrambi i casi). 
Con "Tebe" (coproduzione di Sound Of Cobra e Boring Machines), La Piramide Di Sangue si incastra a pieno titolo nell'affascinante puzzle della scena hauntologica tricolore; un ensemble da tenere d'occhio, in attesa di poter assistere a un loro live, che scommetto essere piuttosto suggestivo.
Post-rock esotico e straniante. 
Elettronica stravagante, cassette dal packaging pregevole: qualcosa mi dice che ci troviamo nuovamente di fronte ad un'uscita della Field Hymns di Portland. "Omega", opera prima (?) del misterioso (ovviamente) Foton, è un lavoro raffinato e retromaniaco, proteso com'è verso le pioneristiche sperimentazioni elettroniche dei primi anni settanta.
Affascinante esempio di field recording, è concepito come la colonna sonora di un telefilm che non esiste: le immagini pertanto aggiungetele voi, sono sicuro che ne verrà fuori una fiction decisamente straniante.
Organi apocalittici e musica da cocktail per marziani imbastiscono la trama di un sound ambientale ed ipnotico; "Omega" è sicuramente meno immediato degli altri lavori pubblicati dall'etichetta, ma non per questo meno interessante. 
Passiamo ora agli Eels on Heels: questo giovane trio pugliese l'avevo già visto in azione dal vivo qualche mese fa; l'ep Kaleidoscope, che potete ascoltare in streaming gratuito su Rockit, conferma le impressioni del live: noise-rock molto dinamico, massiccio ma al tempo stesso multiforme, alla maniera dei californiani HEALTH. Noise elettrico che sgorga da strumenti impugnati con foga ma anche con lucidità, un muro sonoro che costantemente si scompone e ricompone in mille sfumature, come -appunto- in un caleidoscopio dove le tracce di un tribalismo robotico vengono screziate dalle venature cosmiche generate da synth freddi come il ghiaccio. Lavoro decisamente maturo ad opera di una band molto giovane (il gruppo esiste soltanto da un paio d'anni). 
Dietro al monicker TSTI si cela il musicista newyorkese S.Smith. Si tratta del suo "bedroom project" dove il nostro, grazie all'uso di synth analogici e forte di un bel timbro di voce, imbastisce trame malinconiche con lo sguardo proteso agli eighties ma al tempo stesso filtrando il tutto con una sensibilità personale in grado di farlo suonare fresco alle orecchie dell'ascoltatore. Gli appassionati del synth-pop e della minimal wave troveranno sicuramente pane per i loro denti. "Emozionante" o "emotiva" è un termine che descrive bene il sound di TSTI, elettronica in grado di toccare le corde giuste, grazie anche alla bella voce di Smith. In alcuni brani emerge l'ombra dei Depeche Mode, ma mai in maniera ingombrante. Musica che disegna panorami urbani, malinconici e sognanti come una città illuminata dai neon alle 4 del mattino e che smuove, oltre ai cuori, anche i corpi... emotive body music.
Torna anche la bolognese Avant! su queste pagine, ma io sono così indietro con il materiale che questa volta non vi parlerò delle sue ultimissime uscite (Horror Vacui e Night Sins), ma dell' "accoppiata" precedente, White Hex e Natural Assembly.
Partiamo dai White Hex, duo australiano ma di stanza a Berlino, side-project dei più famosi Slug Guts di casa Sacred Bones. In questo nuovo progetto Jimi Kritzler, accompagnato da Tara Green, si cimenta in una darkwave minimale e malinconica. Gli eighties sono sempre lì che fanno capolino dietro l'angolo, ma il sound dei White Hex dispone di una dose di personalità tale da non suonare "già sentito". A me hanno ricordato una versione più "nera" dei Dream Affair. Nelle sei tracce di "Heat" un oscuro romanticismo mitteleuropeo si sposa con le atmosfere desolate degli spazi (notturni) australi. I Cure più dark incontrano la cold wave più fredda sotto la pallida luce di un crepuscolo mentre l'incedere ossessivo e al tempo stesso sognante conferisce un'atmosfera ipnotica e magnetica ai brani. Un bel debutto.
Anche dietro al moniker Natural Assembly si cela un duo, proveniente da Londra. In questo "Arms Of Departure" J. Cannon e Z. Zsigo incrociano suoni da soundtrack ottantiana (ancora loro, i "famigerati" anni ottanta), atmosfere rarefatte e oscure traiettorie sintetiche. "Industrial synth-pop" è stato definito questo sotto-genere, un sound affine ai lavori di Lust Of Youth e Contrepoison, anche se qui le sonorità risultano meno ruvide. EBM minimale che disegna affascinanti panorami futuristici ("Wretched Burden"), utilizzando suoni non dissimili da quelli della old school (Front 242 su tutti): una wave robotica per insonorizzare lungometraggi neo-noir.
Streaming vari, come sempre, qui sotto:





13 ottobre 2012

Saturday Night Videos

Buona visione...



I Trust sono il progetto synth-pop di Maya Postepski (Austra) e Robert Alfons. Vocals conturbanti e melodie ottantiane sono alla base del loro sound, come nel caso di questa "Dressed For Space".



I gothic rockers britannici Terminal Gods saranno in Italia a dicembre per un mini tour; restate sintonizzati su queste pagine per aggiornamenti. Il video di "The Card Player" è tratto dal nuovo 7" "Lessons In Fire"

Più sotto trovate il video di "Electric Eyes", tratta dall' omonimo EP (trovate la mia recensione per Ondarock qui)

Bonus: il video di "Electric eyes"



6 ottobre 2012

Saturday Night Videos

Dopo un paio di settimane di stop, riecco la rubrica con i video che la tv non vi fa vedere.
Buona visione...


La Sacred Bones ha pubblicato da pochi giorni "Circles", il nuovo lavoro dei Moon Duo, side-project dei Wooden Shjips; il duo di San Francisco porterà il suo rock psichedelico e lunare (nomen omen) anche nella nostra penisola, in un tour di tre date (il 31 ottobre a Milano, al Leoncavallo, il 1 novembre Roma all' Angelo Mai e il 2 novembre a Bologna, al Covo).



Chelsea Wolfe non ha ancora raggiunto la popolarità di Zola Jesus, ma la sua voce non ha nulla da invidiare - in quanto ad atmosfere ed evocatività - alla star di casa Sacred Bones.
Dopo aver realizzato un tributo ai Rudimentary Peni la talentuosa vocalist ha registrato un disco interamente acustico dal titolo Unknown Rooms: A Collection Of Acoustic Songs.
Il video che trovate più sopra la riprende durante una session del suo nuovo lavoro, in uscita a metà ottobre su iTunes.

5 ottobre 2012

Belgrado - Vicious Circle 7''



Ieri gli Arctic Flowers con un nuovo Ep, oggi i Belgrado con un 7'': sarebbe bello fare trenta post al mese come questo, ma è proprio il caso di dire che di dischi così "non ne escono tutti i giorni".
Questo singolo è il frutto di una serie di sessioni avvenute nello scorso mese di agosto nella torrida Barcellona, base del quartetto deathrock, inizialmente concepite per dare vita ad un full-length.
"Vicious Circle" è comunque un ottimo "antipasto"; anche qui ci troviamo di fronte a del punk "tinto di nero", come piace a noi insomma, paint it black dicevano gli Stones e non sarò certo io a contraddirli.
La minacciosa title track sfoggia le influenze di Siekiera e Killing Joke, post-punk senza compromessi dominato dalla potente voce di Pat . "Panopticon" è un brano più melodico, intenso e malinconico come tutte le canzoni dei Belgrado.
L'album esce a novembre per La Vida Es Un Mus; nel frattempo, ancora una volta, Bandcamp è nostro amico:



4 ottobre 2012

Arctic Flowers - Procession EP



Abbiamo parlato soltanto un paio di mesi fa del nuovo Ep degli Arctic Flowers, ed ecco che il disco è già quasi esaurito nella sua tiratura statunitense.
Non è il caso di disperarsi dato che:
- alcune distro ne hanno ancora delle copie;
- è in arrivo la stampa europea ad opera della Sabotage Records;
- mentre attendete la vostra copia, ve lo potete ascoltare integralmente su Bandcamp (in fondo al post per i più pigri).
Cinque brani di punk gotico, in bilico tra irruenza e irresistibile malinconia.
Tra gli show imminenti del gruppo, va segnalato senz'altro quello del prossimo 14 novembre nella loro Portland, dove condivideranno il palco con due delle migliori realtà deathrock contemporanee: i loro concittadini Deathcharge e gli spagnoli Belgrado in trasferta intercontinentale.

20 settembre 2012

Instinct Of Survival + Fuoco Fatuo live @ Ligera (MI) - 21/09/2012



[Self promotion mode on]
Visto il recente e prolifico crossover tra il mondo goth e quello anarco/d-i-y, mi sembra opportuno segnalare sul blog questa serata al Ligera di Milano in via Padova 133.
Gli Instinct Of Survival (da Amburgo) sono dei veterani in ambito crust, e nel corso di diciassette anni di carriera hanno spaziato tra le diverse sfumature del filone. Pare inoltre che la passione per il lato dark degli eighties, condivisa dai due chitarristi del gruppo, si sia fatta evidente nei pezzi più recenti, da cui traspare l'influenza del sound dei Killing Joke.
Un'anteprima di queste nuove sonorità la trovate nel video più sotto, ma potrete verificare il tutto di persona, al Ligera, domani sera.
In apertura l'oscuro blackened doom dei varesini Fuoco Fatuo (più sotto un loro recentissimo video nsfw), ingresso 5 euro.
[Self promotion mode off]




15 settembre 2012

Saturday night videos

I newyorkesi Dream Affair e gli argentini (trapiantati a Berlino) Mueran Humanos vengono calati in un'ambientazione isolata nei loro nuovi video, "The Porter" e "Culpable".
Buona visione...

"The Porter" apparirà su "Aborted State", una cassetta contenente sei brani in uscita il prossimo 7 ottobre per la Nostilevo.

"Culpable" è la A-side del nuovo singolo del duo, pubblicato in questi giorni dalla Southern Records.

Bonus: Siouxsie intervistata dalla Rai (!) nel 1984:


8 settembre 2012

Saturday night videos

Buona visione...

Ci eravamo lasciati con gli Holograms prima delle vacanze; ecco il loro terzo video, tra psichedelia, computer graphics e mal di testa.

I Mescaline Babies, deathrockers da Padova, suoneranno stasera a San Donà di Piave, di supporto ai Press Gang Metropol (ex Corpus Delicti).

4 agosto 2012

Holograms



Quattro giovani scandinavi alle prese con un post-punk efficace e dagli umori oscuri: no, non si sta parlando nuovamente del fenomeno Iceage, ma dei loro vicini (un po' più a nord, da Stoccolma) Holograms. La Captured Tracks di Mike Sniper / Blank Dogs ha pubblicato un paio di settimane fa l'omonimo debutto del quartetto svedese, contenente dieci brani in perfetto equilibrio tra la malinconia dei primi Cure e l'energia di Warsaw e Crisis, con in più un briciolo di sensibilità "pop" che non guasta e rende i loro pezzi davvero irresistibili. Gruppi come Bauhaus e Killing Joke fanno sicuramente parte del bagaglio di ascolti della band, che però riesce a dare vita ad un sound decisamente personale e dal notevole impatto. I due video che trovate più sotto ce li mostrano alle prese con la realtà apatica e al tempo stesso affascinante delle periferie dell'estremo nord; girati presumibilmente con un budget irrisorio, sono - nella loro semplicità - il compendio ideale ai due riuscitissimi brani del gruppo. Gli Holograms suoneranno in Italia, il prossimo 31 ottobre, al Rocket di Milano.


2 agosto 2012

Various Oddities: Episode 8

Oggi si parte dalla tedesca af music, una label molto attiva in territorio "goth" a 360°; ha dato alle stampe il recente esordio dei deathrockers fiorentini Dystopian Society, ma anche il nuovo lavoro new wave / indie degli svedesi The Search.
Fra i cd che mi ha inviato c'erano anche due dischi decisamente orientati al future pop / synth-pop: il secondo album degli AlterRed e il comeback dei Destijl.Il primo è un album molto melodico, dalle influenze dark cabaret, caratterizzato da un cantato che ricorda vagamente quello di Simon Le Bon, e destinato soprattutto agli estimatori del synth-pop più orecchiabile.
L'album dei Destijl, che si distingue per il peculiare omaggio ai White Stripes (hanno intitolato il disco "White Stripes", ma "Destijl" è anche il titolo del secondo album del celebre duo statunitense), è più "rock" nell'approccio e nelle sonorità, reminiscente dei Depeche Mode ma anche del revival new wave di inizio 2000; anche questo disco è consigliato soprattutto agli amanti delle morbide melodie elettroniche.
Passiamo ora ad un'altra release della Field Hymns; con le sue bizzarre uscite, ad opera di artisti a cui è difficile dare un volto o un’identità, l'etichetta di Portland si è conquistata un posto d'onore sulle pagine di questo blog.
L'occasione per parlare della label è la nuova cassetta di Oxykitten, artista già trattato in passato all'epoca della collaborazione con Adderall Canyonly. "Octagonal Wax" è una di quelle uscite in grado di trasportare l'ascoltare in un mondo surreale, una realtà virtuale rigorosamente analogica, grazie a canzoni stravaganti ma anche molto coinvolgenti. E poi dove lo trovate un disco "synth" con titoli come "I'm Just Looking For The Price Tag" o "Meth, Hookers And Video Poker?". Undici brani di pop cosmico, straniante e affascinante.
Facciamo ora un piccolo “break” dalla musica synthetica con i Sultan Bathery; il gruppo vicentino, dopo un viaggio in India, ha trovato l’ispirazione giusta per comporre questo “Fireworx", un EP di quattro pezzi. Garage rock dai forti tratti psichedelici e dal “tiro” notevole: influenze “old school” e spirito punk danno vita ad un sound accattivante e personale, piacevolmente lisergico.
Torna infine su queste pagine l'italiana NO=FI Recordings con la nuova release del francese èlg, '"In Coro", una cassetta in edizione limitata a 100 copie. La musica di èlg, composta di droni e samples, è alquanto affascinante, nel suo approccio quasi cantautorale alla musica sperimentale. O, se preferite, nel suo approccio sperimentale alla musica cantautorale. Suggestivo, sospeso com'è tra magnetismo e inquietudine, "In Coro" è il riuscito prodotto di un'abile manipolazione sonora.
Streaming vari:










28 luglio 2012

RØSENKØPF

Trio newyorkese dal background d-i-y, con un full-length all'attivo per la Wierd Records.
Post-punk, elettronica, post-rock, black metal... il tutto amalgamato alla perfezione per un risultato esplosivo.
Qui la mia recensione per Ondarock, più sotto invece tre ottimi video ripresi in sede live.




17 luglio 2012

Arctic Flowers - nuovo EP



Gli Arctic Flowers vengono da Portland (come i Deathcharge) e l'anno scorso hanno esordito con il full-length "Reveries", un bel concentrato di energia punk e atmosfere dark, otto brani sospesi tra malinconia e denuncia.
Anarcho-punk "gotico" che non dispiacerà agli estimatori degli spagnoli Belgrado o, andando più indietro nel tempo, dei Rubella Ballet (il loro moniker è preso da una canzone dei glow punks britannici).
Tra qualche giorno esce il nuovo EP "Procession", la cui title track potete ascoltare su Bandcamp:

7 luglio 2012

Deathcharge



Provo da sempre una particolare simpatia per i gruppi che si dedicano a un genere musicale nel periodo in cui non è affatto "hype"; i Deathcharge di Portland rientrano a pieno titolo in questa categoria, essendo stati addirittura "recidivi" nel seguire le orme di due filoni la cui fama era in declino.
Il gruppo si forma a fine anni novanta e pubblica due 7" ("A Look At Their Sorrow" del 1997 e "Plastic Smiles" del 2001) nel segno del D-beat: i due vinili ce li presentano come dei veri e propri emuli -particolarmente aggressivi - dei Discharge, come del resto il nome lasciava facilmente presagire.
Seppur privi di un sound particolarmente originale, i primi Deathcharge manifestano un'intransigenza davvero apprezzabile e i due lavori si configurano senz'altro come un prodotto degno di nota per i fan di tali sonorità.


Nel 2006, all'alba del declino del (primo) revival deathrock, il gruppo - affatto prolifico ("incidiamo dischi solo quando ce n'è il bisogno", dice il cantante Adam Nauseam in questa intervista per No Doves Fly Here) - fa il suo ritorno in una veste decisamente rinnovata con un altro 7", "The Hangman".
La loro musica ora abbina all'energia del crust-punk le atmosfere oscure del migliore american gothic: due soli brani (la title track e "New Dark Age") che meritano davvero di essere recuperati da chi apprezza gli Amebix e il deathrock di inizio anni ottanta.


Altra pausa di cinque anni, ed ecco che l'anno scorso i death-punx statunitensi arrivano finalmente alla pubblicazione di un full-length. "Love Was Born To An Early Death" è esemplare nella sintesi raggiunta tra le due anime del gruppo, quella "dark" e quella "punk": otto brani (senza titolo) che ereditano l'oscurità dei Christian Death del periodo Williams/Agnew e l'energia dell'hardcore punk, arrivando a lambire i territori del  thrash metal più diretto ed essenziale.
Nella citata intervista il cantante dice che si tratta in alcuni casi di pezzi scritti un po' di tempo fa, non necessariamente indicativi dell'attuale direzione sonora del gruppo; per scoprirla si spera di non dover attendere altri cinque anni!


1 luglio 2012

Various Oddities: Episode 7


Prosegue il trend di "scarso postaggio" da parte del sottoscritto, e nell'attesa di un'auspicata inversione di tendenza, rimedio con l'ennesimo post-contenitore.
Oggi si parte con il secondo full-length di Lust For Youth, dalla Svezia (Avant! Records), gruppo che è divenuto il solo-project di Hannes Norrvide dopo la defezione della metà femminile del duo. Chissà se il cambio nella formazione è stato determinante nella svolta delle sonorità del progetto, fatto sta che "Growing Seeds" ci presenta un suono ripulito delle ruvidità che caratterizzavano il precedente "Solar Flare".
Il synth-pop del "nuovo" LFY distorce con apatia lo-fi le melodie ereditate dai New Order ("Behind Curtains", "Cover Their Faces"); l'elemento noise riemerge comunque in un paio di brani, molto suggestivi ("We Planted A Seed", "La Rouge"). 
Nota: tra il primo e il secondo disco Lust For Youth è apparso anche su di uno split 7'' con i War (side-project di Elias degli Iceage): qui la mia recensione per Ondarock.
Restiamo in campo synth-etico con l'album di debutto dei Newclear Waves, nome dietro al quale si celano Alessandro Adriani della Mannequin Records (vedi speciale del mese scorso) e Xiu.
Diversi sono i linguaggi che vengono rielaborati dal duo: EBM old school, minimal wave, electro...
Come nelle migliori pubblicazioni dell'etichetta romana, suoni e influenze del passato (gli amati eighties) trovano nuova espressione in forme inedite; il risultato suggestivo e raffinato, tra cold wave e landscape elettronico. L'album è uscito lo scorso mese di maggio per la Desire Records, in un'edizione limitata a 300 copie in vinile. 
La Field Hymns è una piccola label di Portland che pubblica lavori esclusivamente su cassetta; abbiamo già avuto modo di fare la conoscenza con le sue bizzarre produzioni di elettronica analogica. Grapefruit, alias di Charlie Salas Humara, prosegue il percorso dell'etichetta, recuperando sonorità "d'epoca" e rielaborandole con gusto e creatività. In questo caso ci si muove in un territorio kosmico dove le suite spaziali vengono vivacizzate da un brillante mood anni ottanta in un'atmosfera piacevolmente coinvolgente. Pregevoli e curati, come sempre, l'artwork e il packaging
Gustoforte è un progetto attivo dal lontano 1984 nel sottobosco tricolore più underground, con un'unica pubblicazione alle spalle, del 1985 (vinile con copertina in lamiera). Ora ritornano con un picture disc contenente due lunghe suite, risalenti rispettivamente al 1985 e al 1986 (quest'ultima registrata live). "Souvenir Of Italy" mantiene quanto promesso dal titolo, andando a restituire all'ascoltatore, per il tramite di campionamenti disparati su di un tappeto sonoro avanguardista, un ritratto allucinato del "lato oscuro" della nostra nazione. Il lato B, "La Merda Che Fuma", poggia le sue basi su di un componimento dell'artista Osvaldo Licini, che viene sonorizzato per mezzo di suoni e rumori ambientali. Un'opera assai peculiare che torna alla luce nell'epoca del web e del social, mantenendo immutata la sua carica di artistica sovversione. 
Concludo con una band singolare e decisamente creativa: Cobol Pongide è un duo formato da un umano e da un robot (sic) che propone musica suonata esclusivamente con giocattoli.
Sono attualmente all'opera con un progetto di crowdfunding, finanziamento "dal basso", al fine di realizzare il loro terzo disco: "Musica per Colonie Extrasensoriali". In coda al post  trovate un video della loro cover di "Life On Mars?" che ci trasporta in una dimensione surreale, tra infanzia e incanto. 






Newclear Waves - The Black Hand from Mannequin on Vimeo.



Grapefruit - Phase Accidents from Field Hymns Records on Vimeo.





15 giugno 2012

We Will Not Fall - compilation benefit per l' Emilia

Ottima questa iniziativa, che ha trovato l'adesione di numerose band post-punk, gothic, etc.: una compilation digitale acquistabile tramite Bandcamp, i cui proventi andranno interamente in beneficenza per aiutare - tramite l' associazione Mumble - i territori colpiti dal recente terremoto.
Il Volume 1 è già disponibile ed è in lavorazione il Volume 2 (EBM, Electro, Synth etc.).
Un po' di info qui.
Partecipate numerosi!



Lakes + Rella The Woodcutter live @ Ligera - 24 giugno 2012

Concedetemi l'ultima self-promotion della stagione, con questo concerto che si terrà al Ligera il prossimo 24 giugno. Sul palco Lakes, dall' Australia (suggestivo progetto in bilico tra dark folk e post-punk) e l'italiano Rella The Woodcutter (folk sperimentale e psichedelico, è appena uscito l' album "The Golden Undertow" per la Boring Machines). Non mancate!
Tutti i dettagli sulla pagina Facebook dell'evento.


3 giugno 2012

Various Oddities: episode 6 - speciale Mannequin

Non solo, come al solito, ho accumulato un considerevole ritardo nel recensire il materiale ricevuto; stavolta è pure passato quasi un mese dal precedente post; non è decisamente il caso di perdere ulteriore tempo e quindi passo subito a parlare dei dischi ricevuti. Appuntamento monotematico, questo, perché la romana Mannequin è stata particolarmente prolifica negli ultimi mesi, e il post è pertanto dedicato interamente ad uscite della label capitolina. 
Partiamo con l'EP "Permissions Of Love" di Tropic Of Cancer, di fatto il solo-project della losangelina Camella Lobo, qui coaudiuvata da John Mendez alias Silent Servant e da Taylor Burch dei Dva Damas. Il disco contiene tre brani di suggestiva darkwave, trainata dal suono dei synth, che incedono lenti evocando tenui bagliori che si agitano sotto i veli di una nebbia seducente. Un bell'esempio di musica che guarda indietro rielaborando il passato in maniera decisamente personale. Un pò come nel caso dei Survive, quartetto texano dedito a sonorità sintetiche rigorosamente analogiche, che esordisce con un full-length omonimo limitato a 300 copie. Lavoro molto "descrittivo", che disegna panorami attraenti e ignoti, strizzando l'occhio ora alle soundtrack degli eighties, ora ai lavori cosmici del decennio precedente,  e andando a costituire in questo modo un affascinante ponte sonoro tra diverse "epoche" della musica elettronica.
Pur sfoggiando delle azzeccate melodie, non si tratta di un disco votato al dancefloor, bensì di un'affascinante e ricercato exploit ad opera di musicisti sicuramente padroni dei loro mezzi: una delle migliori uscite del filone "synth" degli ultimi mesi.
Heinrich Dressel è lo pseudonimo di Valerio Lombardozzi, produttore e tenutario della label techno-electro MinimalRome
Questo "Sighing Melodies Thru The Graves" unisce sonorità electro al fascino vintage delle colonne sonore dei 70s e degli 80s, che vengono rielaborate e rese più dinamiche, mantenendo però intatto il loro fascino "atmosferico".
A chiudere il "lotto", una ristampa in collaborazione con la Sacred Bones: "No Songs Tomorrow" è un album del 1981 - sin qui di difficile reperibilità - ad opera degli UV PØP, gruppo post-punk britannico in bilico tra (cold) wave nostalgica e impegno politico. 
Tale dualismo si riflette nella natura eterogenea delle composizioni, ed è così che le atmosfere dei primi Cure si abbinano ad un folk umbratile ma battagliero. Talvolta le due anime del gruppo si affiancano anche all'interno della stessa canzone, in un ibrido ben riuscito. Bella la voce del singer, mai troppo "pulita", con un'interpretazione molto sentita. Un lavoro sicuramente riuscito e rappresentativo di uno specifico periodo storico, che meritava di essere ripresentato al pubblico. 
In conclusione una news: il prossimo 12 giugno, in occasione del concerto di Light Asylum e James Ferraro allo Spazio Concept di Milano, Alessandro Adriani, il fondatore della Mannequin, contribuirà all'evento con un dj set; in apertura "warm up" di Luca Blackradio (Overdose!). I dettagli della serata qui.

8 maggio 2012

Various Oddities: episode 5

Aumenta in maniera esponenziale la quantità di materiale che ricevo (e questa è soltanto una bella cosa), ma siccome il tempo a disposizione - ahimè - non aumenta in maniera direttamente proporzionale, ecco che ho accumulato, come sempre, un bel po' di ritardo. 
Oggi si parte con i Three Steps To The Ocean, da Milano, quartetto post-rock/post-hardcore che rende disponibile gratuitamente per il download (come i precedenti), questo nuovo "Scents", il loro terzo disco. Lungo le sei tracce di questo lavoro il gruppo dosa in maniera equilibrata gli elementi più "hard" del proprio sound con quelli più atmosferici, introducendo per la prima volta delle vocals (compito affidato a Federico dei Dyskinesia). Se fossi un maniaco delle definizioni, per descrivere la loro musica adotterei il termine "ambient-metal". Se l'album vi piace, sostenete la band: a questa pagina è disponibile la versione fisica di "Scent" (un'autoproduzione) e altro merchandising.
Dal "post" al "proto" con La Otracina; per la Sound Of Cobra esce "The Aquarian Wind", un 12'' "one-sided" dalla copertina molto bella, così come molto interessante è il contenuto del disco: cinque brani dalle sonorità hard-rock "sabbathiane", contraddistinti da un suono molto "heavy" e da lunghi passaggi strumentali. Tra space-rock e stoner psichedelico; gli amanti di queste sonorità andranno sul sicuro con questo nuovo lavoro del gruppo newyorchese, sulle scene - dopo aver subito numerosi cambi di formazione - da quasi dieci anni.
Abbandoniamo "le chitarre" con Magic Towers, progetto dedito all'elaborazione di tappeti sonori ambientali; "N4", pubblicato su cassetta, consta di due lunghi brani di circa quindici minuti l'uno.
Sul "Lato A" le visioni del duo prendono vita per mezzo di droni e lugubri synth che arricchiscono le atmosfere minimali con suggestioni da soundtrack sci-fi/horror; più rumorista l'altro lato, dove i macchinari, inquieti e stridenti, disegnano i gelidi spazi di un deserto lovecraftiano. Per info: NO=FI Recordings.
Restiamo in campo elettronico con una proposta davvero bizzarra: "Vital Organs", esordio (?) del misterioso progetto Detainee, è ispirato alla colonna sonora "fantasma" (nel senso di mai realizzata) di un videogame, commissionata anni addietro dalla software house Capcom ad Andrew Fletcher dei Depeche Mode. E come tale appunto suona: un folle synth-pop a 16-bit cd dal quid magnetico, in grado di trasportare l'ascoltatore su  di un dancefloor  popolato dagli sprite di Final Fight. La cassetta esce per la Field Hymns di Portland, così come "The Cutting Room", collaborazione fra i misteriosi Adderall Canyonly e Oxykitten, entrambi (?) residenti nella stessa Portland; gli aggettivi "misterioso" e "bizzarro" compaiono spesso e volentieri quando si descrivono le release di questa piccola e affascinante label. "The Cutting Room" è una raccolta di brani di "incidental music" dalle sonorità prettamente minimal/analogiche. Dodici piccole soundtrack di spot inconcepibili, alcuni dei quali vedrei bene trasmessi alla tv di Twin Peaks, altri ancora sugli schermi della Los Angeles di Blade Runner. Suoni vintage utilizzati con un estro tale da renderli sempre nuovi e affascinanti; a parer di chi scrive, una delle migliori uscite synth-etiche di questo inizio 2012.
P.S.: Non ci sono link a Soundcloud alla fine del post come altre volte, perchè tutti i link che ho riportato rimandano a siti (Bandcamp o lo stesso Soundcloud) dove poter ascoltare gli album in streaming, in alcuni casi integralmente.

3 maggio 2012

Horror Vacui - mini tour di maggio

Quattro date questo mese per i gothic rockers Horror Vacui:
- l'11 maggio al CPA di Firenze con i Dystopian Society;
- il 12 maggio all' XM24 di Bologna, all'interno dell' Italialiena Festival;
- sabato 26 maggio all' Atlantide, sempre a Bologna, con gli spagnoli Belgrado e i Mirrorism;
- domenica 27 maggio al Ligera di Milano, sempre con i Belgrado e con gli Havah; di quest'ultima data tornerò a parlare nei prossimi giorni visto che contribuirò in prima persona all'organizzazione della serata :)
Cliccateci sopra per ingrandire il volantino:


28 aprile 2012

New deathrock: Alaric (full album streaming)

Se il precedente revival deathrock di inizio duemila aveva prodotto un suono "ripulito" rispetto alle ruvidità losangeline di vent'anni prima, la nuova ondata di band anarcho-oriented ha un approccio piuttosto diverso. Seppur memori del miglior positive punk del vecchio continente, questi newcomers (ma alcuni di loro sono in giro da diversi anni con altre band) non adottano la formula che vede il predominio del basso sulla chitarra. Quest'ultima, tagliente e lancinante (Rikk Agnew insegna), ritorna a recitare un ruolo da protagonista, mentre il basso rimbomba plumbeo, calando una coltre nera che avvolge ancora una volta il "teatro del dolore": in scena è la tragedia dell'essere umano, l'esistenzialismo e lo spleen che ora sposano la causa di un pianeta avvelenato e saccheggiato.


Gli Alaric vengono da Oakland, California, e propongono un tonante deathrock mid tempo dalle influenze doom, che i fan di Killing Joke, Amebix e Rudimentary Peni apprezzeranno sicuramente.
Nelle loro fila membri ed ex membri di band quali UK Subs, Cross Stitched Eyes, Dead And Gone e altre ancora; dopo l'omonimo 7'' di debutto, la band ha pubblicato il suo primo full-length, sempre self-titled, per la 20 Buck Spin; il prossimo 15 maggio esce uno split con gli Atriarch di Portland, anch'essi attivi in ambito doom/deathrock, con influenze che arrivano fino al black metal.
Ma tornerò a parlare presto sia degli Atriarch che di questo interessante split; nell'attesa ecco lo streaming integrale dell'album degli Alaric:





23 aprile 2012

Nim Vind - Death Defier (live acoustic version)

Il rock'n'roll outsider sta lavorando al terzo album, ma la data di uscita di "Anyone Else That Tries... Dies...", non è ancora nota. Nell'attesa, l'artista canadese ha diffuso una versione acustica di "Death Defier" (brano che sarà presente sul nuovo lavoro) filmata da BlankTV.


E visto che il video di "Killing Saturday Night" non l'avevo mai postato, eccolo qua:

14 aprile 2012

News dalla Mannequin

Qualche novità dalla label romana:
- Newclear Waves, il progetto di Alessandro Adriani (tenutario della label), ha remixato un brano dei Soft Metals, duo synth/wave di Portland; questa versione di "Psychic Driving" apparirà a inizio maggio su di un 12'' stampato dalla Sweating Tapes (sempre di Portland); buona parte dei proventi dalle vendite andranno in beneficenza a favore di Medici Senza Frontiere;
- Mushy ha invece rielaborato il brano "3 Hours" di Emika, musicista elettronica di stanza a Berlino ma dalle origini ceco/britanniche; qui potete ascoltare la versione originale del brano;
- il prossimo 21 aprile, in occasione del Record Store Day 2012, la Mannequin metterà in vendita un cofanetto di Mushy, un cofanetto di Danza Meccanica, la compilation di synth-wave italiana anni ottanta, e la stessa compilation in versione "solo vinile" (rosso), limitata a 300 copie.