Il nuovo lavoro vede le coordinate sonore del gruppo spostarsi dal deathrock del primo disco ad un gothic rock di stampo britannico, che alterna passaggi potenti e veloci ad altri più lenti, in cui emerge tutto lo spleen di cui sono intrise le composizioni della formazione fiorentina. In brani come "Nuova Luce" o "Crisalide" il robusto rock gotico del gruppo incontra la wave tricolore degli eighties, altro trademark dei nostri, così come sono un loro elemento distintivo e punto di forza le lyrics in italiano, che donano personalità e immediata riconoscibilità al sound dei Vedova Virgo.
La produzione esalta i suoni del gruppo ed è molto pulita, in linea con certe produzioni metal, ed in effetti i VV in alcuni momenti sconfinano in territorio metallico ("Ultima Eclissi"). Gli amanti del deathrock troveranno invece pane per i loro denti in brani come "Megera" o la title track, dove emerge la perizia degli strumentisti, a supporto del "dialogo", come sempre efficace, tra la voce di Patrick e la chitarra di Furio.