3 febbraio 2012

Review: Pwin Teaks - Aoxomoxoa (2011, Brave Mysteries)



La Brave Mysteries di Nathaniel Ritter e Clay Ruby ha pubblicato un paio di mesi fa -su vinile- il secondo disco di Pwin Teaks, la nuova creatura di Cosmotropia De Xam (Mater Suspiria Vision).
Aoxomoxoa (che è anche il titolo del terzo album dei Grateful Dead) segue "Inside The Black Lodge", uscito a inizio 2011 su cd per la Phantasma Disques dello stesso Cosmas De Xam.
Come il monicker prescelto lascia chiaramente intendere, l'immaginario da cui muove i propri passi PT è proprio quello del serial lynchano di inizio 90s; a livello musicale con questo progetto l'artista multimediale abbandona la witch house di MSV in favore di sonorità decisamente più rumoriste e ambientali.
Il primo lato del disco è occupato da una lunga suite, "The Mirror Cabinet Of The Water Witches", le cui basi atmosferiche vengono sormontate, a più riprese e in maniera ciclica, da campionamenti catturati chissà dove e da spettrali distorsioni di suoni dall'origine probabilmente innocua, qui sovvertiti in maniera oscura e inquietante. Un brano ipnotico ed ellittico.
Sul "Lato B" troviamo la title track -unico brano breve del disco- caratterizzata da voci effettate a cavallo di una scarna melodia; lo segue la "Phantasmagoria Suite" (Feat. Tina Forbis aka How I Quit Crack), anch'essa dominata da rumori rubati e da canti di streghe che sfrecciano sopra una foresta nera. Lugubri synth ne sostengono il drammatico crescendo, in un inquietante vortice sonoro di quasi venti minuti.
"Aoxomoxoa" è una proposta ben più ostica dei lavori a nome Mater Suspiria Vision, ma a livello atmosferico può comunque contare su suggestioni da soundtrack morbosa e sul fascino oscuro evocato dalle sonorità utilizzate nei tre brani del disco.

0 commenti: