La quattordicesima uscita della AVANT! Records è uno split tra due formazioni italiane (entrambe composte da tre elementi).
"Jesus", il pezzo dei Father Murphy, è stato in parte ispirato dall'omonimo brano dei Velvet Underground: poco più di tre minuti di rock minimale, ossessivo e suggestivo, tra noise e ambient oscuro.
Gli How Much Wood Would A Woodchuck Chuck If A Woodchuck Could Chuck Wood? di Torino portano invece alla mente una versione minimale dei Death In June: il loro dark folk dalle atmosfere cupe e rarefatte ben si abbina alla traccia dei Father Murphy e chiude questo 7'' interamente autoctono.
A ben vedere, i territori del deathrock e dell'anarcho punk (e del crust) non sono poi così distanti: si tratta in entrambi i casi di generi rimasti, nel corso degli anni, saldamente ancorati all'underground, forti di un attitudine rigorosamente do-it-yourself e restia ai compromessi.
Del resto esistono gruppi come i Rudimentary Peni che possono essere ricompresi senza troppi problemi in entrambi i filoni.
La stessa cosa si può affermare per quanto riguarda i Lost Tribe di Richmond, che giustamente su bandcamp si "taggano" come goth rock / peace punk.
Sempre in tema di Drop Dead Festival 2011, segnalo che il dj set dell'ultima serata -il 6 settembre- sarà curato, tra gli altri, dal team di dj dei Tanz Im Quadrat.
Si tratta di quattro connazionali trasferitisi a Berlino, che in poco più di un anno hanno già dato vita a numerosi eventi in ambito synth-wave, anche in location storiche quali il mitico Duncker Club nelle sue serate del lunedì.
Ecco una loro playlist che ben riflette il loro motto: "synth + drum machine (no guitarre)".
Progetto electro-queer-punk molto presente sulla attivissima scena berlinese, già passato sul palco del Drop Dead in occasione della scorsa edizione in quel di Vilnius.
Mirco Magnani vive e lavora a Berlino, co-fondatore e autore delle musiche di svariati progetti nonchè produttore con la sua label Suite inc., ha collaborato negli anni con artisti del calibro di Tuxedomoon, Lydia Lunch, Krisma e molti altri.
TOMASINI / MACABRA TRANS4LEBEN (Londra)
Un altro progetto di Ernesto Tomasini, al suo fianco Jose Macabra.
Su questo blog si è parlato più volte di quest'ottimo duo minimal-wave; se volete sapere cosa penso del loro omonimo debut album, questa è la mia recensione per Ondarock di qualche settimana fa.
Batcave-industrial tribale, così si autodefiniscono i Popoi Sdioh, in precedenza noti come Land Of Passion e prima ancora come The Nomads Land (attivi dal 1989).
Duo (decisamente il tipo di formazione più ricorrente nella line-up del festival) cold wave inglese, ma pare che anche loro si siano trasferiti a Berlino.
Un altro gruppo berlinese che suonerà al DDF sono i Reliq, dal mood psichedelico e allucinato; le loro esibizioni live si preannunciano senz'altro interessanti.
Un'altra delle tante "coppie" che calcheranno il palco del Maria Am Ostbahnhof, i The Echo Vamper propongono un'efficace connubio di rock 'n roll e wave analogica.
Suonano insieme dal 2002 e sono apparse su un numero considerevole di compilation nonchè in una decina di video ufficiali; la loro musica combina elementi di rap, pop, punk, dance, glam rock ed electro.
Gruppo post-punk con influenze synth-wave dalle doppie vocals maschili/femminili, se ve li siete persi all'edizione 2010, questa è l'occasione per rimediare.
Il progetto solista di Douglas Halbert, ovvero punk urlato sopra basi elettroniche schizzatissime; ha già suonato (due volte) all'edizione 2008 del DDF.
Manca poco più di un mese all'edizione 2011 del Drop Dead Festival, appuntamento come sempre imperdibile per tutti i synth-minimal-weird-queer-cold-post-anarcho-psyco punk al di qua e al di là dell'oceano.
Perciò, quale occasione migliore per "ripassarsi" la line-up (semi)definitiva? Ecco dunque una carrellata dei nomi che suoneranno, seguendo rigorosamente l'ordine casuale con cui i gruppi sono presentati sul sito dell'evento.
Duo electro-wave da Berlino, una sorta di versione "pop" dei DAF con il dono innato di scrivere brani terribilmente catchy, sono già passati sul palco del Drop Dead (suonarono a Lisbona nel 2008) e dalla nostra penisola (anche al Moonlight Festival).
Attore, cabarettista e cantante di origine italiana, vanta collaborazioni con nomi quali Marc Almond, Current 93 e Peter Christoperson) e un'estensione vocale di quattro ottave.
Già voce delle Malaria! nella Berlino degli anni 80 e 90 e, in tempi più recenti, metà del progetto Autonervous con Jessie Evans, Bettina Koster ha realizzato nel 2009 il suo primo album solista, "Queen Of Noise".
Si muovono fra trip-hop e witch house le Creep, da New York, che sono anche due affermate dj e producer in ambito house vero e proprio.
Quelle nel video di "You" non sono loro due, però, bensì "Nina Sky" (nome dietro cui si celano due sorelle gemelle), che prestano la loro voce a questo brano ricco di atmosfera.
I Soviet Soviet suonano un energico post-punk e provengono dalla fervente scena di Pesaro. Qualche mese fa hanno aperto per i francesi Frank (Just Frank), con i quali condividono uno split pubblicato dalla Mannequin.
Veterani del Drop Dead Festival (se non erro questa è la loro terza edizione), Los Carniceros sono gli alfieri del deathrock/horrorpunk iberico, con i loro testi legati a filo stretto alla storia del cinema horror mondiale.